Il Museo Donizettiano è un luogo suggestivo che invita ad esplorare la vita e l’opera del celebre compositore bergamasco. Al suo interno appassionati di musica e visitatori curiosi potranno ammirare una vasta collezione di spartiti, lettere, ritratti e oggetti che raccontano la vita del grande Gaetano Donizetti
Gli imperdibili

Le celebrazioni donizettiane
Apre il percorso museale il manifesto-programma delle iniziative organizzate in occasione delle “Celebrazioni” per il centenario della nascita di Gaetano Donizetti, datate agosto-settembre 1897. A Bergamo, per ricordare il compositore, si mobilitano i comitati locali e internazionali. Musica e opere donizettiane sono al centro delle celebrazioni, ma non solo: concorsi d’arte, tombole di beneficenza, divertimenti popolari puntano a coinvolgere tutta la cittadinanza nel ricordo del grande operista bergamasco.

Panthéon musicale
La litografia testimonia l’importanza e la fama che Donizetti raggiunse all’interno del panorama musicale europeo. Tra le caricature dei principali musicisti attivi a Parigi nel 1843 spicca quella del Donizetti, al centro della scena. Da sempre attivissimo compositore (tanto da essere apostrofato “Dozzinetti” dai suoi detrattori) Gaetano Donizetti è vestito in uniforme da maestro della corte asburgica, impegnato a sfornare partiture a ritmi industriali.

Ritratto di Donizetti
Nel 1815 il maestro Simon Mayr, sempre più convinto delle eccezionali doti del Donizetti, persuade alcuni mecenati bergamaschi e la Congregazione di Carità a finanziare il soggiorno del giovane Gaetano a Bologna per perfezionarsi nel Liceo Filarmonico della città. Questo ritratto, opera del pittore Biagio Martini, risale proprio agli anni “bolognesi” del Donizetti e fu commissionato dal neoallievo del Liceo Filarmonico bolognese come un dono gradito al Mayr, suo maestro e benefattore.
Tutte le attività al Museo Donizettiano
Scopri le attività in programma: visite, laboratori e giochi per famiglie ti aspettano!
Tutte le attivitàGioco

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8.30 > 16.30
Campanone, Museo Donizettiano, Palazzo del Podestà, Torre dei caduti, Convento di San Francesco, Rocca
Campus estivo in Museo
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Gioco

16:00 > 17:00
Museo Donizettiano
In viaggio con Gaetano
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8.30 > 16.30
Campanone, Museo Donizettiano, Palazzo del Podestà, Torre dei caduti, Convento di San Francesco, Rocca
Campus estivo in Museo
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Museo Donizettiano
Le origini del Museo Donizettiano risalgono al 1897 quando, in occasione del centenario della nascita del compositore, la grande Esposizione a lui dedicata fece nascere l’idea di avere in città una mostra permanente per celebrare Donizetti.
Alle spalle di Santa Maria Maggiore, nella silenziosa via Arena è situato il palazzo della Domus Magna, sede della Congregazione della Misericordia Maggiore: qui, al primo piano, ha sede il Museo Donizettiano. La visita permette di conoscere la vita, l’opera e la personalità di Gaetano Donizetti, protagonista del teatro musicale europeo del primo Ottocento.
Partiture autografe, ritratti, lettere, oggetti della sua vita privata vi accompagnano in un affascinante percorso: a farvi da guida saranno le parole e la musica del grande compositore. Nel 2015, dopo un breve periodo di chiusura per restauro, il museo riapre al pubblico, rinnovato nel percorso espositivo con postazioni sonore e interattive per l’ascolto dell’opera donizettiana.

Scopri il Museo
Dalle prime esperienze musicali giovanili con il maestro Simon Mayr, al successo nazionale ed europeo, fino ai difficili ultimi tempi segnati dalla malattia: un viaggio in 5 tappe nella vita di Gaetano Donizetti.
01
Le celebrazioni del 1897
Preludio alla realizzazione di un museo permanente dedicato al compositore
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Le celebrazioni del 1897
Il percorso si apre con il ricordo delle celebrazioni donizettiane del 1897. Il primo centenario della nascita di Gaetano Donizetti è l’occasione per festeggiamenti che culminano nell’inaugurazione del monumento a lui dedicato, opera dell’affermato scultore di scuola napoletana Francesco Jerace. Il suo scoprimento è preceduto dagli eventi che erano stati pensati a suo contorno: l’intitolazione a Donizetti del vecchio Teatro Riccardi e la grande Esposizione Donizettiana inaugurata il 22 agosto 1897 nel Palazzo delle Scuole.
02
Gli studi giovanili (1806-1817)
Tra Bergamo e Bologna si completa la formazione del giovane Gaetano
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Gli studi giovanili (1806-1817)
Nel 1806 Donizetti viene ammesso alle “Lezioni caritatevoli di musica” destinate ai figli delle famiglie meno abbienti della città. Finanziata dalla Misericordia Maggiore, l’iniziativa è un progetto di Giovanni Simone Mayr, noto compositore bavarese da anni in Italia, e dal 1802 stabilmente a Bergamo come maestro della cappella di S. Maria Maggiore. Le doti musicali del Donizetti inducono Mayr a mandarlo a Bologna per studiare composizione nel Liceo Filarmonico della città. Spartiti, lettere e ritratti restituiscono gli importanti anni della formazione giovanile del Donizetti.
03
Il compositore agli esordi (1818-1822)
Tra Bergamo e Bologna si completa la formazione del giovane Gaetano
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Il compositore agli esordi (1818-1822)
A fine 1817 Donizetti rientra a Bergamo e viene introdotto negli ambienti musicali attivi in città. Inizia così a muovere i primi passi da compositore: scrive pezzi per le cerimonie religiose e per qualche cantante delle stagioni d’opera organizzate a carnevale e in tempo di fiera. Questi contatti personali, coadiuvati dall’appoggio di Mayr, procurano a Donizetti il suo primo contratto teatrale con un impresario attivo a Venezia e a Mantova nell’inverno 1818 e carnevale 1819. A questo debutto seguono altri ingaggi, di nuovo a Venezia e più tardi a Roma (carnevale 1822): il successo romano costituirà il primo punto fermo della carriera di Donizetti.
04
L’operista in carriera (1822-1845)
Dopo il successo in Italia Donizetti raggiunge la popolarità a livello europeo
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L’operista in carriera (1822-1845)
Napoli, Roma e Palermo sono le città che vedono Donizetti affermarsi definitivamente, negli anni 1823-27. A Napoli si stabilisce definitivamente, dal 1827 al 1838, lavorando per i teatri più prestigiosi e insegnando al Conservatorio. Donizetti scrisse pure per i teatri di Genova, Milano, Roma, Firenze, Venezia. Nell’autunno 1838 avversità, sventure e disagi psicologici crescenti convincono Donizetti a lasciare Napoli per Parigi, dove lavora per tutte le maggiori sale teatrali. Tra il 1842 e il 1845 è a Vienna, dove viene nominato maestro e compositore di corte. La carriera di Donizetti è ormai tutta europea.
05
L’uomo: in privato, al lavoro
La dimensione più intima di Donizetti emerge dal suo epistolario e da alcuni suoi oggetti di uso quotidiano
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L’uomo: in privato, al lavoro
Come fosse il Donizetti uomo ce lo dicono anzitutto la sua viva voce fissatasi nelle sue lettere, e le descrizioni che di lui diedero amici e conoscenti. Ma sono eloquenti anche certi oggetti appartenutigli, e specialmente le immagini dei famigliari che volle attorno a sé: quelle dei genitori, dell’amatissimo fratello Giuseppe e della moglie Virginia Vasselli, sposata a Roma nel giugno 1828 e morta solo 9 anni più tardi. Donizetti intento a comporre ce lo mostrano cimeli e documenti: i suoi materiali per scrivere (e correggere quanto scritto) e le partiture autografe che ci mostrano fasi, e pentimenti, del processo compositivo.
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Giovedì/domenica e festivi | 10-17
Chiuso a Natale e Capodanno
L’edificio non è munito di soluzioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
L’accesso ai luoghi del Museo delle storie di Bergamo è consentito ai cani di piccola taglia solo se all’interno di un trasportino. È sempre consentito l’accesso ai cani per non vedenti.
Intero 5€
Ridotto 3€
Amici del Museo delle storie di Bergamo, studenti 18-26 anni, gruppi di almeno 15 ps, convenzioni
Gratuito
Minori di 18 anni, disabili, soci ICOM, giornalisti, guide abilitate, Abbonamento Musei Lombardia