Sul Colle di Sant’Eufemia, poco distante dalla funicolare di Città Alta, sorge il complesso della Rocca, fortificazione di origine trecentesca considerata da sempre uno dei luoghi del cuore dei bergamaschi. Il torrione veneziano è punto privilegiato per osservare Bergamo dall’alto: dalle meraviglie di Città Alta, alle Prealpi Orobie, dall’intera pianura bergamasca, fino a Milano

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8.30 > 16.30
Campanone, Museo Donizettiano, Palazzo del Podestà, Torre dei caduti, Convento di San Francesco, Rocca
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Campanone, Museo Donizettiano, Palazzo del Podestà, Torre dei caduti, Convento di San Francesco, Rocca
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Rocca
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Rocca
La Rocca, fortificazione di origine trecentesca, sorge su uno dei luoghi abitati più antichi di Bergamo, il colle di Sant’Eufemia. Il suo imponente mastio è circondato da una delle aree verdi più suggestive della città, il Parco delle Rimembranze.
Il primo nucleo fortificato sul colle di Sant’Eufemia risale ai Celti (IV sec. a.C.), ma la struttura odierna, iniziata nel 1331 per volontà di Giovanni di Lussemburgo, viene completata nel 1336 sotto Azzone Visconti.
L’inizio in città della dominazione della Serenissima Repubblica di Venezia, datata 1428, comporta novità sostanziali per la fortezza: viene costruito il torrione circolare e viene edificata la Scuola dei Bombardieri, oggi sede del Museo dell’Ottocento.
Le vicende dei secoli XIX e XX vedono la Rocca protagonista: sia gli austriaci che il Regno d’Italia la utilizzano come sede di guarnigioni militari e carcere.

La storia della Rocca
Una storia della Rocca in 8 tappe vi farà scoprire la nascita di questo complesso fortificato medievale, le sue trasformazioni lungo i secoli e la sua centralità negli eventi bellici risorgimentali
VI-V sec. a.C.
Colle di Sant’Eufemia
È nel cuore della città antica che si trova uno dei primitivi colli abitati di Bergamo
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Colle di Sant’Eufemia
Il colle di Sant’Eufemia, sul quale sorge la fortificazione della Rocca, è uno dei luoghi cardine dei miti fondativi bergamaschi, che nei pressi di questa zona indicano l’ancestrale punto di irradiazione della città. Alcuni scavi eseguiti negli anni ’80 del Novecento hanno portato alla scoperta dei resti di un abitato protourbano celtico della fine della I età del ferro.
V secolo
Chiesa di Sant’Eufemia
Sui resti di un tempio pagano sorge una delle prime chiese dedicate al culto cristiano in città
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Chiesa di Sant’Eufemia
Anche durante l’età romana il Colle di Sant’Eufemia mantiene la sua centralità: qui sorgeva il capitolium con un tempio pagano dedicato a Giove e alle altre divinità. È sui resti di questo spazio che viene costruita – con ogni probabilità nel V secolo d. C. – una delle prime chiese in città dedicate al culto cristiano intitolata a Sant’Eufemia.
1331
Erezione della fortezza
La costruzione della Rocca come simbolo del nuovo potere signorile
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Erezione della fortezza
L’inizio della storia “moderna” della Rocca ha come data il 5 febbraio 1331: il libero Comune di Bergamo si offre in quel giorno a Giovanni di Lussemburgo – re di Boemia – al fine di ristabilire ordine e pace sotto il sovrano forestiero. La dedizione spontanea a re Giovanni segna la fine delle libertà comunali: sono gli stessi cittadini a suggerire al sovrano boemo di distruggere tutte le fortificazioni della città e di erigere una fortezza destinata unicamente a lui e ai suoi soldati.
1455/1458
Il torrione circolare
L’inizio della dominazione veneziana porta sostanziali novità per la Rocca
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Il torrione circolare
Le prime significative trasformazioni della fisionomia della Rocca avvengono tra il 1455 e il 1458: la Serenissima provvede all’ampiamento della cinta muraria esterna e del cortile interno al mastio, ma soprattutto costruisce l’imponente torrione a pianta circolare in sostituzione della precedente torre a pianta quadrata nell’angolo di sud-est. La particolare forma circolare di questa nuova torre era appositamente studiata per defilare i colpi delle artiglierie nemiche e per attenuarne l’impatto con la muratura.
XVI secolo
La Scuola dei Bombardieri
Luogo di formazione ed addestramento degli artiglieri veneti
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La Scuola dei Bombardieri
L’importanza delle nuove artiglierie e delle armi da fuoco sta alla base di un ulteriore significativo cambiamento della struttura della fortezza: verso la fine del XVI secolo viene infatti edificata la cosiddetta “Scuola dei Bombardieri” , alloggio per gli allievi artiglieri veneti che si esercitavano nelle operazioni di tiro. Questo edificio, tutt’ora conservato, oggi ospita il percorso espositivo del Museo dell’Ottocento.
XIX secolo
Sede delle truppe austriache
In seguito alla sconfitta napoleonica gli austriaci si impossessano della Rocca
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Sede delle truppe austriache
Negli anni tra il 1815 e il 1859gli austriaci si impadroniscono del fortilizio e vi apportano alcune modifiche per incrementare l’inespugnabilità del luogo attraverso l’innalzamento di alcune mura, la costruzione di nuovi caseggiati per ospitare le soldatesche e lo stanziamento in loco di un forte presidio militare. Iniziano così anni in cui la Rocca è al centro di alcune tragiche e sanguinose vicende del Risorgimento italiano. Nel 1848 il comando militare austriaco agli ordini di Radetzky fucila diversi giovani bergamaschi, rei di essere in possesso di armi da fuoco, nel mastio della Rocca.
1859
Destinazione a carcere
La rocca passa sotto il controllo dello stato italiano e diventa sede carceraria
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Destinazione a carcere
Con la liberazione di Bergamo dagli austriaci – l’8 giugno 1859 – la Rocca finisce sotto il controllo del governo provvisorio e quindi del governo italiano che inizialmente la utilizza come caserma di fanteria, per poi essere ridotta a penitenziario per reati comuni. L’adattamento della Rocca a carcere comporta l’inevitabile trasformazione di alcune strutture secolari della fortezza, basti pensare che vengono ricavate alcune celle anche dentro la chiesa di Sant’Eufemia.
1933
Museo del Risorgimento
Si trasferisce in Rocca il percorso museale dedicato alle imprese risorgimentali inaugurato nel 1917
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Museo del Risorgimento
Nel 1917 viene inaugurato nei locali dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo il Museo e Archivio del Risorgimento Nazionale. L’esposizione esalta i valori considerati fondanti per l’individuo e per la nazione, quali la patria, il sacrificio, l’unità, il lavoro e il culto degli eroi. In breve tempo la generosità della cittadinanza e le donazioni di oggetti e cimeli risorgimentali superano gli spazi dell’Ateneo: il percorso museale, ripensato e riallestito, viene trasferito nel 1933 nella Scuola dei Bombardieri all’interno della Rocca.
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Piazzale Brigata Legnano, 24129 Bergamo BG
Martedì/Domenica e festivi
Aperto dalle 11 alle 18
Chiuso a Natale e Capodanno
L’edificio non è munito di soluzioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
L’accesso ai luoghi del Museo delle storie di Bergamo è consentito ai cani di piccola taglia solo se all’interno di un trasportino. È sempre consentito l’accesso ai cani per non vedenti.
Rocca + Museo dell’Ottocento
Intero 5€
Ridotto 3€
Amici del Museo delle storie di Bergamo, studenti 18-26 anni, gruppi di almeno 15 ps, convenzioni
Gratuito
Minori di 18 anni, disabili, soci ICOM, giornalisti, guide abilitate, Abbonamento Musei Lombardia