Convento di San Francesco
Il fascino di un tesoro nascosto, a pochi passi da Piazza Vecchia
Poco distante dal cuore di Città Alta, attraversate Piazza Mercato del fieno per scoprire un pregevole convento trecentesco ricco di tesori nascosti: il chiostro delle arche, quello del pozzo e la sala capitolare vi svelano con i loro cicli di affreschi realizzati tra il Trecento e il Seicento la lunga storia di questo edificio. La terrazza panoramica offre allo sguardo un orizzonte imperdibile: l’incrocio delle due valli, Brembana e Seriana

Eventi e mostre al Convento di San Francesco
Scopri le attività in programma: visite, conferenze, laboratori e giochi per famiglie ti aspettano!
Tutte le attivitàMostre

>
Convento di San Francesco
Una narrazione visiva della storia della cultura d’impresa tra Bergamo e Brescia, attraverso un percorso per immagini tra ieri, oggi e domani: dagli albori del Novecento sino alle grandi innovazioni dell’industria 4.0.
BergamoBrescia Cultura d’impresa
Leggi di più
Gioco

>
8.30 > 16.30
Campanone, Museo Donizettiano, Palazzo del Podestà, Torre dei caduti, Convento di San Francesco, Rocca
Campus estivo in Museo
Leggi di più
Gioco

>
8.30 > 16.30
Campanone, Museo Donizettiano, Palazzo del Podestà, Torre dei caduti, Convento di San Francesco, Rocca
Campus estivo in Museo
Leggi di più
Gioco

>
8.30 > 16.30
Campanone, Museo Donizettiano, Palazzo del Podestà, Torre dei caduti, Convento di San Francesco, Rocca
Campus estivo in Museo
Leggi di più
Gioco

16:00 > 17:00
Convento di San Francesco
Storie da toccare
Leggi di più
Convento di San Francesco
Edificato tra la fine del Duecento e l’inizio del Cinquecento, il Convento di San Francesco rappresenta un pregevole esempio di architettura conventuale medievale, costruita intorno a chiostri.
La quiete dei chiostri, le tracce di antichi cicli di affreschi e una terrazza panoramica sull’incrocio delle valli Seriana e Brembana accolgono i visitatori nel convento.
Il complesso ha conosciuto nei secoli molteplici destinazioni d’uso: ha ospitato frati francescani nel medioevo, detenuti e guardie carcerarie in età napoleonica e austriaca, studenti e insegnanti dagli anni Trenta del Novecento.
Ad est dei due chiostri e della sala capitolare gli spazi dell’antica chiesa sono oggi utilizzati per mostre ed esposizioni temporanee.

La storia del Convento
Dalla costruzione della chiesa al completamento del complesso conventuale, dall’avvento dell’epoca napoleonica fino agli utilizzi novecenteschi: breve storia del convento in 8 tappe.
1277
Fondazione del Convento
Su terreni donati dalla famiglia Bonghi inizia la costruzione della chiesa del Beato Francesco
Leggi di più
Fondazione del Convento
A partire dal 1277 i frati minori bergamaschi si spostano nella ricca e popolosa vicinia di San Pancrazio: inizia così la costruzione della chiesa del Beato Francesco. Nel 1292 il vescovo Roberto Bonghi consacra la chiesa non ancora ultimata.
XIV secolo
Chiostro delle Arche
Intorno alla chiesa si struttura il complesso conventuale, dimora e sede dei frati francescani
Leggi di più
Chiostro delle Arche
Risale al 1341 il documento che ribattezza come cimiterium il terreno ad ovest della chiesa, area che fin dalle origini dell’insediamento francescano svolgeva la funzione di sepolcreto. È con la costruzione di una serie di arcate lungo i suoi quattro lati che questo terreno si trasforma nel suggestivo chiostro maggiore del convento, ancora oggi conosciuto come Chiostro delle Arche. Il termine ‘arca’ indica un tipo di sepoltura monumentale riservato a famiglie gentilizie.
XIV secolo
La Sala Capitolare
Uno dei gioielli del convento impreziosito da decorazioni a fresco del Trecento
Leggi di più
La Sala Capitolare
I due chiostri del convento sono divisi da un corpo di fabbrica a due piani, oggi sede degli uffici del Museo delle storie di Bergamo. Il piano terra è occupato dalla Sala Capitolare: questo spazio, riccamente affrescato, dopo la chiesa era il luogo più importante per i frati, che qui si riunivano per ascoltare la lettura della regola., L’ambiente si caratterizza per la presenza dell’affresco raffigurante la Crocifissione con S. Girolamo e dolenti, Maddalena e Santa.
XV sec
Chiostro del Pozzo
A metà del Cinquecento Il Convento di San Francesco raggiunge la sua fisionomia definitiva
Leggi di più
Chiostro del Pozzo
Negli anni tra il 1455 e il 1500 i francescani realizzano gli ambienti necessari alla vita comunitaria dei frati (dormitori, libreria, cucina, infermeria, stalle e granai). Contemporaneamente viene realizzato un secondo chiostro. al cui centro è posto nel 1634 un pozzo con ghiera, che gli regala il nome di Chiostro del Pozzo. Viene progettato e realizzato anche un terzo chiostro denominato “chiostrello”, oggi andato perduto.
1797
Soppressione del convento
Il nuovo scenario politico stravolge le finalità e la struttura del complesso conventuale
Leggi di più
Soppressione del convento
È il marzo 1797 quando Bergamo si ribella alla Serenissima e si costituisce in una repubblica autonoma. Tra i primi provvedimenti adottati figura la soppressione di gran parte degli ordini religiosi: anche al Convento di San Francesco tocca questa sorte. La politica ecclesiastica messa in atto dai francesi prosegue su questa strada: sotto l’egida napoleonica i complessi conventuali vengono riutilizzati per scopi civili. I locali del convento dal 1803 sono adibiti prima a carcere politico, in seguito militare e poi a carcere comune.
1938
Trasformazione in scuola
Il Comune di Bergamo decide di utilizzare il convento come scuola elementare
Leggi di più
Trasformazione in scuola
Nel 1930 il complesso viene ceduto dallo Stato al Comune di Bergamo che incarica l’ingegner Cesare Selvelli di trasformare l’ex convento in una scuola elementare: i lavori prendono avvio il 4 novembre 1937 e si concludono l’anno successivo. L’intervento riporta alla luce alcuni frammenti di affreschi, prima coperti, ma è causa dell’abbattimento del “chiostrello”.
1943/1945
Nella Seconda guerra mondiale
Trasformazione da istituto scolastico a comando della Guardia Nazionale Repubblicana
Leggi di più
Nella Seconda guerra mondiale
Nemmeno i convulsi eventi bellici del secondo conflitto mondiale risparmiano il convento: in seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943 e alla costituzione della Repubblica Sociale Italiana il complesso è sede del 612° comando provinciale della Guardia Nazionale Repubblicana. Tornata la pace, il complesso di San Francesco torna a svolgere la funzione scolastica per la quale era stato ridisegnato solo pochi anni prima e che manterrà fino agli anni ’90 del XX secolo
1997
Sede del museo
I locali dell’ex convento diventano la “casa” del museo storico della città
Leggi di più
Sede del museo
Nel 1997 le strade del Museo delle storie di Bergamo e del Convento di San Francesco si incontrano: inizialmente il complesso ospita il Museo dell’Ottocento – trasferito nel 2004 in Rocca – e dal 2002 diviene sede del Museo delle storie. I locali dell’ex convento oggi ospitano gli uffici del museo, la biblioteca, i depositi e le stanze climatizzate dell’Archivio fotografico Sestini. Completano il quadro tre percorsi museali: il Museo della fotografia Sestini, Visioni Fenomenali e Bergamo 900.
Prenota la tua visita guidata
Vuoi organizzare un tour indimenticabile al Convento di San Franceso e ai suoi musei? Scrivici per pianificare la tua visita
Acquista il biglietto all in one
I sei luoghi della rete del Museo sono visitabili con un biglietto unico! Si chiama ALL IN ONE e vale 48 ore
Piazza Mercato del fieno 6/a, 24129 Bergamo BG
Martedì/Domenica e festivi
Dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18
Chiuso a Natale e Capodanno
L’accesso ai luoghi del Museo delle storie di Bergamo è consentito ai cani di piccola taglia solo se all’interno di un trasportino. È sempre consentito l’accesso ai cani per non vedenti.
Include ingresso a Convento di San Francesco + Musei Bergamo 900 e Museo della fotografia Sestini + Mostre temporanee
Intero 7€
Ridotto 5€
Amici del Museo delle storie di Bergamo, studenti 18-26 anni, gruppi di almeno 15 ps, convenzioni
Gratuito
Minori di 18 anni, disabili, soci ICOM, giornalisti, guide abilitate, Abbonamento Musei Lombardia