Museo del Cinquecento
Bergamo ai tempi della Serenissima
Nelle sale di Palazzo del Podestà un percorso museale multimediale propone un nuovo modo di raccontare la storia al grande pubblico mescolando conoscenza e gioco, intelletto ed emozioni. Le testimonianze del passato – dipinti, manoscritti, mappe, documenti – “prendono vita” e raccontano il XVI secolo con un taglio innovativo e originale. Il Museo del 500 è un percorso dedicato alla Bergamo rinascimentale e al “secolo d’oro” della Serenissima Repubblica di Venezia.
Informazioni
Include visita a Palazzo del Podestà + Museo del Cinquecento + Campanone
Intero 5€
Ridotto 3€
Amici del Museo delle storie di Bergamo, soci FAI,18-26, soci Touring Club Italiano, gruppi di almeno 15 ps, convenzioni
Gratuito
Bambini da 0 a 10 anni, disabili, soci ICOM, giornalisti, guide abilitate, Abbonamento Musei Lombardia
Gli imperdibili
I cassetti dello speziale
Nella sala dedicata al mestiere dello speziale nel Cinquecento alcuni “cassetti” interattivi raccontano gli usi medici, cosmetici e culinari di spezie e prodotti di derivazione animale praticati dai “farmacisti” del XVI secolo. Aprendo i cassetti si è catapultati in un mondo in bilico tra cucina, scienza e magia. Ecco alcuni esempi dei rimedi: dalle lumache consumate lentamente al calore del fuoco si ottiene un olio utile ad allungare e rinforzare i capelli; La pelle delle serpi cotta nel vino si stilla nelle orecchie per combatterne i dolori; I coralli vengono triturati col porfido e sono utili contro l’epilessia.
Veduta di Bergamo
Il dipinto è una meravigliosa pianta prospettica di Bergamo come si presentava prima della costruzione delle mura veneziane, realizzata dal pittore bergamasco Alvise Cima nel 1693. La veduta del Cima ci trasporta in una Bergamo medievale molto particolareggiata, ritratta da un punto di vista collocato in alto: ci si inoltra nei sagrati delle chiese, nei conventi, negli edifici militari, nelle case private della città. L’armonia della rappresentazione della città medievale viene spezzata da un ben visibile tratto di colore nero che rappresenta il tracciato delle mura veneziane costruite tra il 1561 e il 1588.
Mappamondo-Globo
Un’installazione audiovisiva a forma di “globo” riflette il cambiamento tra le Mappae Mundi medievali e le nuove carte geografiche “moderne”: dal mappamondo del monaco camaldolese Fra Mauro, che mostra la persistenza di leggende, creature mostruose e mirabilia medievali ai confini dell’ecumene, fino al meraviglioso Planisfero disegnato nel 1508 dal pittore e cartografo fiorentino Francesco Rosselli, primo esempio di carta geografica in forma ovale inscritta in un reticolato di meridiani e paralleli.
Museo del Cinquecento
Il Palazzo del Podestà tra il 2001 e il 2011 è stato oggetto di un importante progetto di recupero e restauro. Nel 2012, nelle sue sale, è stato inaugurato il Museo del 500.
La modernità tecnologica e della comunicazione dialoga con gli antichi spazi di Palazzo del Podestà proponendo al visitatore un viaggio lungo il Cinquecento, secolo cruciale per la storia d’Italia, d’Europa e del mondo.
In questo contesto si inserisce la vicenda della Bergamo veneziana: si viaggia da Venezia a Bergamo insieme a nunzi, rettori, mercanti e vagabondi fino a giungere dentro la città, tra borghi e vicinie, palazzi e conventi con i loro uomini e le loro storie. Immersi nella vita del Cinquecento, assisterete anche alla costruzione delle Mura, segno indelebile della dominazione veneziana e dal 2017 patrimonio Unesco.
Scopri il Museo
Le 7 sale del percorso accompagnano il visitatore dalla fine dell’epoca medievale fino al terribile incendio della Fiera di Bergamo, datato 1591. Un viaggio all’interno del rapporto tra Bergamo e Venezia nel XVI secolo.
01
Il mondo nuovo
Dalle reminiscenze della geografia medievale alla scoperta del “nuovo mondo”
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Il mondo nuovo
Il viaggio prende avvio dal simbolico cosmo medievale, tra creature mostruose e personaggi misteriosi, fino ad arrivare alla percezione del Mondo Nuovo: una grafica animata su carte geografiche rinascimentali accompagna un racconto intessuto dalle voci degli uomini del ‘500 che svelano un mondo sempre più vasto di cui fa parte non solo Venezia, con i suoi commerci in Oriente e la sua politica di alleanze, ma anche i suoi domini di terraferma, protetti a Occidente da una città di confine, Bergamo.
02
Un viaggio difficile
Banditi, strade dissestate e spiriti maligni rendono complicato il viaggio tra Venezia e Bergamo
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Un viaggio difficile
Il percorso prosegue, nella seconda sala, facendo compiere al visitatore un vero e proprio viaggio da Venezia a Bergamo: una mappa interattiva mostra le difficoltà, gli itinerari e gli imprevisti che un uomo del Rinascimento doveva affrontare muovendosi dalla città di San Marco alla volta della città orobica. Per raggiungere Bergamo si ripercorre il lungo itinerario di nunzi, rettori, mercanti, corrieri di posta e vagabondi che si incamminavano da Venezia, superando le varie avversità lungo il tragitto.
03
La Bergamo del 500
Dopo un difficile viaggio si giunge dentro la città posta “supra monte mirabellissima”
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La Bergamo del 500
Un’affascinante installazione immersiva conduce nel cuore della città del 500. Percorrendo le vie di una Bergamo non ancora alterata dalla costruzione delle mura ci si addentra tra borghi e vicinie, palazzi e conventi, alla scoperta degli uomini che abitavano la città e delle loro storie. Si incontrano le residenze dei mercanti bergamaschi della famiglia Cassotti e i dipinti realizzati da Lorenzo Lotto in città; conoscerete le tribolate vicende del Capitano Generale della fortezza di Bergamo Astorre Baglioni e del “vescovo-eretico” Vittore Soranzo, condannato per ben due volte dal Sant’Uffizio.
04
Le mura veneziane
La costruzione delle mura veneziane trasforma la fisionomia della città
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Le mura veneziane
L’impresa della realizzazione delle mura veneziane (1561-1588) stravolge la città: nella quarta sala diverse animazioni grafiche sulla mappa della Bergamo seicentesca di Stefano Scolari – integrata con la relazione del Capitano di Bergamo Giovanni da Lezze – restituiscono l’aspetto di Bergamo con le nuove mura e consentono di localizzare i più importanti luoghi legati alla vita politica ed economica della città.
05
Nella bottega dello speziale
Rimedi popolari e spezie orientali riempiono le botteghe della Bergamo cinquecentesca
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Nella bottega dello speziale
Nel Cinquecento Bergamo è una città viva di commerci, affollata di botteghe d’ogni tipo. Si entra innanzitutto nella bottega di uno “speziale”: grazie a raccolte di ricette del tempo e ad un inventario di bottega del 1601 si possono conoscere da vicino ingredienti e preparazioni impiegate dagli “aromatari” bergamaschi nel XVI secolo, utili sia a rendere più gustose le pietanze, sia a guarire gli uomini del Rinascimento da numerosi tipi di malattie.
06
Nella bottega dello stampatore
La stampa a caratteri mobili rivoluziona e amplia il commercio librario in città
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Nella bottega dello stampatore
Usciti dalla bottega dello speziale si entra subito in quella dello “stampatore”, una sala che accompagna il visitatore alla scoperta di una delle più rivoluzionarie innovazioni dell’età moderna, l’invenzione della stampa a caratteri mobili. Un tavolo multimediale invita il pubblico a “giocare” con i titoli (anche quelli proibiti!) presenti nel panorama editoriale bergamasco dell’epoca, ricavati dagli inventari di alcune biblioteche private della città.
07
L’antica fiera
La fiera di Sant’Alessandro richiama mercanti da ogni parte d’Italia e d’Europa
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L’antica fiera
Il percorso si chiude sul grande Prato di S. Alessandro, nella città bassa, dove si mostra il gran mercato della fiera: tra voci e suoni si animano i passaggi tra le botteghe (“trasande”) dei commercianti che, provenienti da tutta Europa, raggiungevano Bergamo in occasione della festa del patrono Sant’Alessandro. Dettagli tratti dalla ricca iconografia di pittori bergamaschi ci parlano delle merci comprate e vendute in fiera e dei loro utilizzi. Un’imponente installazione audiovisiva fa rivivere in prima persona “l’incendio miserabile di tutta la Fiera di Bergamo” avvenuto nel 1591.
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Storia delle donne I. Il caso Italia
Il 25 ottobre 2024 inizia il 18° corso di storia del ‘900 che approfondisce la storia delle donne in Italia. Ad una lezione introduttiva che affronta cosa significa “fare” storia delle donne, come si declinano soggetti, cronologie e fonti, seguono cinque lezioni tematiche sulla partecipazione politica, il lavoro, l’attuazione della Costituzione in merito ai diritti, il corpo, la fede e le fedi, e un laboratorio finale.
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