Giubba rossa e ritratti di Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi, Camillo Benso Conte di Cavour e Vittorio Emanuele II

Museo dell’Ottocento

Garibaldi e la Bergamo dei Mille

Il Museo dell’Ottocento ha il compito di scaldare il cuore e la mente dei visitatori con il racconto dell’epopea garibaldina culminata nell’unità d’Italia.
Situato all’interno del mastio della Rocca, nell’edificio della “Scuola dei Bombardieri”, il Museo dell’Ottocento offre allo spettatore un ricco patrimonio di oggetti, dipinti, documenti, uniformi, armi, proclami, medaglie, fogli di propaganda (e non solo!) che raccontano la situazione economica, sociale e politica a Bergamo e provincia nel corso del “lungo Ottocento”.

Informazioni

Include visita a Rocca + Museo dell’Ottocento

Intero 5€

Ridotto 3€
Amici del Museo delle storie di Bergamo,18-26 anni, gruppi di almeno 15 ps, convenzioni

Gratuito 
0-17 anni, disabili, soci ICOM, giornalisti, guide abilitate, Abbonamento Musei Lombardia

Gli imperdibili

Ritratto di Giuseppe Garibaldi in giubba rossa

Ritratto di Giuseppe Garibaldi

Mito eroico assoluto del Risorgimento italiano, Giuseppe Garibaldi costituisce per la collettività orobica un sicuro riferimento. Scrive personalmente capitoli decisivi delle vicende risorgimentali locali. Forma tra i bergamaschi, come altrove, generazioni di combattenti consapevoli, disciplinati e competenti. Guida, dal 1848 al 1860, le aspirazioni patriottiche di vario orientamento politico verso il traguardo di un regno italiano sabaudo. Per tali ragioni, e soprattutto per lo stretto legame creatosi con il plebiscito volontaristico della Spedizione dei Mille, Garibaldi è anche a Bergamo un mito riconosciuto.

Ventaglio con dettaglio floreali

Ventaglio con motti risorgimentali

Questo ventaglio in seta, corredato dal motto patriottico e risorgimentale Viva l’indipendenza italiana, è stato utilizzato durante gli spettacoli al Teatro Riccardi di Bergamo alla vigilia dell’insurrezione del 1848. L’oggetto testimonia come venisse veicolato il messaggio patriottico anche nella quotidianità, grazie a decorazioni tricolori e a motti risorgimentali. Il ventaglio, in particolare, rimanda al significativo contributo femminile alle lotte risorgimentali.  

Busti di Gabriele Camozzi e Alba Coralli

Alba Coralli e Gabriele Camozzi

I busti marmorei di Alba Coralli e Gabriele Camozzi, realizzati rispettivamente da Augusto Felici e Vincenzo Vela, rendono omaggio a due importanti personalità del panorama risorgimentale italiano. Bergamasco lui, pavese lei, si incontrano a Genova: le amicizie e gli ideali comuni creano tra i due un forte legame di stima, complicità e affetto, che diventa col tempo un intenso rapporto di coppia. Dopo il matrimonio del 1859, la relazione continua ad alimentarsi di confidenza, aiuto reciproco e affinità di valori, in particolare della dedizione alla causa italiana, che influenza ogni aspetto della loro esistenza, come singoli individui e come coppia.

Museo dell’Ottocento

Nato nel 1917, durante la Prima guerra mondiale, il Museo del Risorgimento è il primo nucleo attorno al quale si è strutturata la rete del Museo delle storie. Nel 2014, in occasione di un riallestimento del percorso, il museo è stato intitolato alla memoria di Mauro Gelfi.

Nel 1933 il Museo del Risorgimento, inaugurato nel 1917 nelle sale dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo, viene trasferito all’interno del mastio della Rocca.

Il successivo riallestimento del 1959 non si discosta dai temi della sua fondazione, con la precedente linea patriottico-celebrativa attenta all’ambito locale, nella quale tuttavia emerge la Resistenza, interpretata come un’ulteriore lotta per l’indipendenza della Patria.

Nel 1997, dopo venti anni di chiusura, ha riaperto come “Museo storico della Città di Bergamo” presso il Convento di San Francesco, con un allestimento provvisorio ridefinito nel 7 maggio 2004 in occasione del trasferimento presso la restaurata sede della Rocca e un nuovo cambiamento di nome, dovuto all’attenzione verso tutto il territorio orobico: Museo storico di Bergamo.

Una delle sale del Museo dell'Ottocento

Scopri il Museo

Le 8 sezioni in cui è diviso il percorso prendono avvio dalla ribellione di Bergamo alla Serenissima, portato delle idee rivoluzionarie d’oltralpe, fino ad arrivare alla situazione economica, politica e sociale dell’Italia post-unitaria. Nel mezzo il racconto dell’epopea risorgimentale.

01

La “rivoluzione” del 1797

Il vento degli ideali rivoluzionari francesi arriva anche a Bergamo

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02

Restaurazione politica

In seguito alla sconfitta napoleonica Bergamo passa nelle mani dell’Impero austriaco

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03

I moti del 1848-1849

Bergamo e l’Italia nei convulsi eventi della Prima guerra d’indipendenza

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04

L’avventura della seta

Non solo politica: un focus sul prodotto di punta dell’economia bergamasca ottocentesca

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05

Una città che cambia

Trasformazioni e novità nel tessuto urbano della Bergamo dell’800

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06

Bergamo nel 1859

La liberazione di Bergamo nel contesto della seconda guerra d’indipendenza

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07

Garibaldi e I Mille

Un focus sullo straordinario contributo dei volontari bergamaschi alla Spedizione dei Mille

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08

Bergamo nell’unità nazionale

L’importanza di Bergamo e dei bergamaschi nei turbolenti anni post-unitari

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Il biglietto d’ingresso comprende Rocca + Museo dell’Ottocento

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